Tutti noi potremmo perdere, per il coronavirus, tra i 35 e i 54 milioni di anni-vita.
L’Istat ha presentato questa analisi, dal presidente Gian Carlo Blangiardo al Festival della Statistica e della Demografia in corso a Treviso.
Ma che sono questi anni-vita?
“Il patrimonio demografico è il totale di anni che, in un dato istante, una popolazione ha ancora davanti a sé sulla base della sua composizione per sesso ed età e delle aspettative di vita, distintamente per sesso, di ogni singola età”.
Al termine del 2020 i morti per Covid-19 potrebbero raggiungere quota 78.159.
Se dovesse andare così, perderemmo davvero molti anni-vita
Noi italiani: 60 milioni e 245 mila residenti al primo gennaio 2020 avevamo 2 miliardi e 379 milioni di anni-vita ancora da vivere e 2,7 miliardi appena vissuti.
Nel 2020 rispetto all’anno precedente, ci sarà una perdita di 1,5 milioni di anni-vita, di cui 2/3 per minori nascite e 1/3 per maggiori morti.
Suddetta perdita, dovuta ai nati previsti in 27mila in meno sul 2020, è valutata in 2,2 milioni di anni-vita.
Anche se l’Italia ha 4 milioni di residenti in più, la porta ai livelli della metà degli Anni Ottanta.